Crescita personale
Ognuno di noi può attraversare una fase della vita in cui vorrebbe fermamente cambiare alcune situazioni per approdare a scenari di maggiore soddisfazione personale, migliorare il proprio benessere e la qualità della propria vita. Talvolta a rendere stressante il cambiamento può essere la nostra “mappa mentale” la visione del mondo che abbiamo sviluppato nel corso degli anni, limitandoci nelle opzioni disponibili.
Lo psicologo può:
– aiutare a superare i propri limiti nella ricerca del proprio benessere psicologico
– potenziare la convinzione di poter raggiungere determinati obiettivi personalmente rilevanti
– contribuire a rafforzare o ridefinire la propria motivazione
– incentivare lo sviluppo e la consapevolezza delle proprie potenzialità nascoste
– contribuire a solidificare i risultati ottenuti
Gestione dell’ansia e dello stress
Quando l’ansia diventa eccessiva, o sproporzionata rispetto agli eventi può complicare la vita di una persona e renderla incapace di affrontare anche le più comuni situazioni. Inoltre, uno stress importante nella vita, come un cambiamento di lavoro, una separazione o una malattia, possono far insorgere sintomi ansiosi, causando un ulteriore aumento dello stress psicologico.
Lo psicologo può:
-aiutare a riconoscere i sintomi ansiosi
– supportare nel la gestione dello stress
– alleviare il senso di tensione e di agitazione
– favorire l’apprendimento di Tecniche di rilassamento da poter gestire in autonomia a casa propria
– agevolare sensazioni di benessere e tranquillità.
Difficoltà relazionali e affettive
La qualità delle nostre relazioni è determinante per il nostro benessere. Può accadere che i rapporti per noi significativi ( genitori, figli, amici, colleghi di lavoro) comportino fatica di gestione e sofferenza. Spesso la difficoltà maggiore consiste nella incapacità di comunicare in modo esatto le esperienze, i sentimenti e persino i pensieri.
Lo psicologo può :
– supportare nella comprensione della natura delle difficoltà relazionali
– correggere comportamenti e atteggiamenti disfunzionali
– incoraggiare a comunicare in modo esatto i propri stati d’animo
– aiutare ad individuare nuove modalità di rapporto più in sintonia con il benessere soggettivo
– assistere nel ristabilire un clima di fiducia personale e interpersonale.
Crisi di Coppia
Una relazione di coppia nasce e si evolve nel tempo, così come si evolvono i singoli partner nella loro vita. Non sempre gli equilibri su cui si stabilizza restano funzionali. Può succedere che i partner sentano il legame come insoddisfacente e limitante, senza riuscire a trovare strategie adeguate per ristabilire gli equilibri. Il desiderio di entrare in relazione è ostacolato da sensazioni di disagio, paure più o meno marcate, sensazione di impotenza, che possono portare la coppia verso la ripetizione di modalità relazionali che rendono la relazione insoddisfacente e fonte di sofferenza.
Lo psicologo può:
– incoraggiare la comprensione della natura delle difficoltà relazionali
– ristabilire un clima di fiducia sia personale (nelle proprie competenze, capacità e risorse) sia di coppia
– correggere i comportamenti e gli atteggiamenti disfunzionali, trovando modi costruttivi di confronto.
– aiutare a sperimentare nuovi modi per stare in relazione
– favorire la ricerca di nuovi equilibri.
Conflitti familiari
Le relazioni familiari si compongono di delicati equilibri. Può accadere che le interazioni creino difficoltà e sofferenza in uno o più dei membri della famiglia, ma per quanto ci sia consapevolezza, non sempre la famiglia riesce a fare fronte da sola al disagio, continuando a vivere una condizione di sofferenza e di conflitto che può portare al deterioramento dei rapporti. Quando si parla di conflittualità familiare si presta particolare attenzione ai -livelli intergenerazionali (conflitti genitoriali o tra genitori e figli) -pari generazionali (conflitti tra fratelli) -trans-generazionali (conflitti tra famiglia nucleare e famiglia d’origine). Discussioni continue, incomprensioni, difficoltà ad ascoltare l’altro o ad essere ascoltati, difficoltà a controllare le proprie reazioni (chiusura, sfide, provocazioni, comportamenti oppositivi, prevaricazioni, ecc.) possono causare sofferenza e disagio psicologico in uno o più membri della famiglia.
Il Mediatore familiare può:
– attivare le risorse e le competenze dei soggetti che portano il problema
– aiutare le persone ad essere protagoniste attive del cambiamento all’interno del proprio contesto di vita e di relazioni
– guidare i soggetti a trovare la “loro”soluzione” più adeguata nel rispetto delle individualità e delle differenze
– riaprire il canale comunicativo, per trovare una soluzione pratica al problema che ha portato al conflitto
– acquisire strumenti, tecniche e strategie per gestire e risolvere i propri conflitti familiari.
– prevenire fratture insanabili fra congiunti e/o parenti.
Separazione dei coniugi
Quando un legame coniugale si è gradatamente disgregato i coniugi prendono atto del fallimento della loro unione sentimentale attraverso la separazione. Nel processo che conduce una coppia a dividersi è insito il conflitto, spesso esacerbato che produce rabbia, interrompe la comunicazione e genera un impatto sullo sviluppo del benessere dei figli. Mettere fine ad una relazione di coppia, soprattutto quando da quell’unione sono nati dei figli, non è mai semplice ed è spesso doloroso. Raggiungere un accordo a volte non è semplice, ma è fondamentale per il futuro e il benessere dei minori, per i quali la mancanza di serenità potrebbe avere ricadute sull’autostima, sulle competenze sociali e anche sul rendimento scolastico. La relazione tra i partner può essere interrotta, ma quello che non verrà mai meno è il diritto di ogni figlio a mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascun genitore, anche in seguito di separazione o di divorzio.
Il Mediatore Familiare può:
– accogliere i coniugi, ascoltando i bisogni e le esigenze di ciascuno
– aiutare a gestire efficacemente il conflitto, affrontando e risolvendo i problemi causati dalla separazione o dal divorzio
– rendere la coppia protagonista e responsabile di un processo decisionale nel trovare soluzioni compatibili con le esigenze di entrambi
– promuovere la relazione genitoriale oltre la rottura della relazione di coppia, mettendo al centro della negoziazione l’interesse dei figli
– aiutare le parti a riorganizzare le loro relazioni in vista del futuro.